L’organo “Walcker” 1956 (opus 3476)
della Chiesa di S. Antonio da Padova di Perinaldo

a cura di Michele Croese
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La chiesa di Sant'Antonio di Padova, situata a est del paese, è un luogo di culto particolarmente caro agli abitanti di Perinaldo. Denominata anche, nel dialetto locale, "a gieixa ru Cuventu", risulta adiacente al limitrofo convento dei minori francescani, oggi sede del comune di Perinaldo e della casa di riposo "Milio". La facies attuale risale al secolo XVII, e si deve all'opera dell’architetto Francesco Maraldi, marito di Angela Cassini (sorella dell'astronomo Gio. Domenico Cassini), che operò, negli ultimi decenni del Seicento, un intervento di restauro ed ampliamento della struttura precedente, e fece dell’edificio sacro una sorta di santuario dove custodire le tombe di famiglia.

Nel corso del tempo, il culto di Sant’Antonio di Padova si è affermato e consolidato tra i perinaldesi, al punto che la chiesa, almeno nella tradizione locale, ha perso l’originaria intitolatura a San Sebastiano.
Particolarmente solenne la festività del 13 giugno, preceduta, almeno fino a qualche anno fa, da una novena, e caratterizzata da una processione, a seguito della statua, accompagnata dalla banda musicale del paese, fino alla chiesa parrocchiale di San Nicola: per i perinaldesi Sant'Antonio "fa visita", nell'occasione, a San Nicola, cortesia ricambiata dal patrono, nel corso della solennità e della processione del 6 dicembre.

La chiesa di Sant'Antonio presenta una cantoria sopra l’ingresso principale; tuttavia, a differenza di quanto accadde nell’oratorio di San Benedetto, all’interno del quale gli Agati collocarono, nel 1844, un organo in sostituzione di un precedente strumento costruito, nel 1780, da un certo Giovanni Battista Grillo di Pigna (si vedano i riferimenti storici nella di relazione sul restauro dell'organo Giosuè Agati della Chiesa Parrocchiale di Perinaldo), questo edificio sacro non è mai stato dotato, con ogni probabilità, di un organo a canne: per lo meno, non ci sono rimasti documenti, né tracce concrete, sulla cantoria stessa (o in sacrestia), che attestino la presenza dell’insediamento di uno strumento.

La tradizione della festa del 13 giugno si è conservata fino ai giorni nostri, grazie alla sollecitudine dei priori e delle prioresse. Tuttavia, nel corso degli ultimi anni, anche per la relativa facilità d'accesso, la chiesa è diventata soprattutto il luogo sacro prediletto, a Perinaldo, nell'occasione di matrimoni e di esequie religiose. L'organo a canne "Walcker", donato nel 2013, fornisce, finalmente, un adeguato supporto musicale alla liturgia e sostituisce definitivamente i numerosi strumenti elettronici utilizzati, di ripiego, negli ultimi decenni.

Sullo strumento è stata apposta questa epigrafe: