Gli organi storici di Varazze
Sito a cura di Michele Croese, in rete dal Dicembre 2008
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L'Organo Bellosio - Mentasti - Mordeglia
dell'Oratorio di San Giuseppe
in Varazze
Foto di Graziano Interbartolo.
Organo costruito da Francesco Nicola Bellosio nel 1778
e riformato da Giovanni Mentasti nel 1877 e da Girolamo Mordeglia nel 1925.
Posto in cantoria (datata 1822 sul parapetto, nella parte inferiore al centro) sopra l’ingresso principale.
Cassa lignea dipinta, di semplice fattura, addossata alla parete e munita di portelle.
Facciata di 29 canne, con labbro superiore a mitria con puntino, dal Do2 (Principale), disposte a cuspide.
Le bocche, munite di baffi, seguono un andamento contrario alla cuspide.
Composizione fonica:
Viola Bassi
Principale (B. e S.)
Corno Inglese
Ottava Bassi
Flauto Traverso
Ottava Soprani
Ottavino
Quinta Decima
Voce Umana
Decima Nona
Terza Mano
Vigesima Seconda
Contrabbassi
Vigesima Sesta
[mancante]
Vigesima Nona
N.B. I files audio dimostrativi sono tratti dalla registrazione live
effettuata il giorno del concerto di inaugurazione del restauro, il 24 giugno 2010,
tenuto da Michele Croese (Organo) e Izabela Szlachetko (Tromba).
Tastiera di 52 tasti in osso ed ebano (Do1 – Sol5) con prima ottava corta.
Gli ultimi due tasti (Fa#5 e Sol5) sono uniti all’ottava inferiore.
Pedaliera a leggio di 20 pedali (Do1 – Mi2 + pedale muto, Terza Mano, Rollante)
con prima ottava cromatica, uniti alla tastiera.
Registri azionati da manette ad incastro disposte verticalmente su due file a destra della tastiera.
Divisione tra Bassi e Soprani ai tasti Mi3-Fa3.
Pedaletti: Combinazione preparabile alla lombarda e Tirapieno.
Foto di Graziano Interbartolo.
Somiere maestro a tiro più un somiere per le canne di basseria.
Mantice a cuneo alimentato da un elettroventilatore collocato a monte della macchina pneumatica.
L'organo è stato restaurato nel 2009-2010 dal M.o Graziano Interbartolo,
cui si deve la seguente nota esplicativa sul lavoro svolto:
Il recupero del manufatto ha permesso, in primis, la precisa attribuzione dei suoi elementi costitutivi.
Nella schedatura effettuata da Maurizio Tarrini e pubblicata ne Gli antichi organi della Diocesi di Savona e Noli,
Savona, Editrice Liguria, 1980, l'opera veniva attribuita ad autore anonimo del XIX secolo e dubitativamente datata al 1822,
in quanto la stessa data, tutt’ora visibile, è posta sul parapetto della cantoria ed all’interno dello strumento;
all’epoca non furono reperite scritte indicanti il costruttore.
Lo smontaggio del manufatto ha permesso di individuare la firma di Francesco Nicola Bellosio sulla prima canna del Flauto Traverso
Foto di Graziano Interbartolo.
Programma del Concerto di Inaugurazione 24 Giugno 2010, ore 21.15
e l’esame del materiale fonico ha consentito di attribuire allo stesso costruttore buona parte dei corpi sonori in metallo
ad esclusione delle canne di mostra e della Viola Bassi - sicuramente attribuibili a Girolamo Mordeglia -
e della maggior parte delle canne di basseria, costruite da Giovanni Mentasti.
Rimane di dubbia provenienza il registro di Corno Inglese il quale sembra di fattura tardo ottocentesca.
La firma di Mordeglia è stata reperita su un asse di sostegno presente nella cassa posta a protezione del mantice
e l’intervento di Mentasti (già chiaramente deducibile dalla lettura delle metodologie costruttive adottate per costruzione
sia della macchina pneumatica, sia del somiere di basseria) è stato ulteriormente certificato dal reperimento di un preventivo di riforma
presente nell’archivio della Confraternita e datato 1877; preventivo messo in opera solo parzialmente.
L’analisi dei rimanenti elementi costitutivi ha stabilito che la tastiera è opera di Mordeglia mentre la pedaliera è opera di Mentasti.
Di dubbia provenienza l’antico somiere a tiro parzialmente modificato da Mordeglia,
il quale conserva ancora ben leggibile la numerazione settecentesca dei ventilabri;
non si può escludere, quindi, che anch’esso sia opera di Bellosio.
Francesco Nicola Bellosio (Cassine, 5 dicembre 1741 – Morsasco, 4 febbraio 1820),
fu un importante costruttore d’organi che stabilì la sua attività nella località piemontese di Morsasco,
operando soprattutto nell’Alessandrino e nella Riviera Ligure;
la sua presenza nella Diocesi di Savona - Noli sin ora era documentata da un progetto datato 1813 (non realizzato)
per la parrocchiale di San Michele in Celle Ligure e per il reperimento di un nucleo fonico firmato dallo stesso costruttore
nell’organo della parrocchiale di San Giorgio in Sanda, frazione di Celle Ligure
(la firma di Francesco Nicola Bellosio è stata reperta nel luglio del 2008 a seguito della schedatura dello strumento
effettuata dalla dott.ssa Cristina Gamberini, operatrice dell’Ufficio Beni Culturali Ecclesiastici della Diocesi di Savona – Noli).
La considerevole quantità di materiale presente nello strumento varazzino sancisce il rinvenimento relativo
come il più significativo sin ora documentato
e pone interessanti interrogativi anche sulla paternità dell’antico somiere a tiro ospitante;
la numerazione a china dei ventilabri, infatti, presenta evidenti somiglianze con quella riscontrata sui sia corpi sonori antichi,
sia sulla tavola della catenacciatura.
Michele Croese - Organo
Izabela Szlachetko - Tromba
Girolamo Frescobaldi
(1583 - 1643)
Toccata V sopra i pedali per l'organo
dal Secondo Libro
Aria detta “Balletto” dal Secondo Libro
Johann Pachelbel
(1653 - 1706)
Ciacona in Fa minore
Fughetta in Fa Maggiore
Anonimo
(Sec. XVIII)
Due Arie in Sol Maggiore dal
Manoscritto n. 26 del Convento delle Clarisse
di Stare Sacz (Polonia)
Giuseppe Gherardeschi
(1759 - 1815)
Prima Suonata da Organo (Rondò - 1787)
Padre Davide da Bergamo
(1791 - 1863)
Suonatina
Giovanni Morandi
(1777 - 1856)
Elevazione
Sinfonia per l'Offertorio
Vincenzo Bellini
(1801 - 1835)
Concerto per Tromba e Organo (Izabela Szlachetko – Tromba)
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Bis:
Giuseppe Torelli
(1651 - 1709)
Allegro